luca 6, 27-38
27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, 28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. 29 A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. 31 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. 36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. 37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; 38 date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Eden


contemplando la natura ed esaltandone i caratteri mi accosto alle bellezze che il Signore ha creato per l'uomo...
ogni singola creazione di Dio è capace di far uscire dal cuore sentimenti ed emozioni, riflessioni e ricordi...
accostandomi alla natura mi apro alla lode perchè mi riscopro vivo e profondo.
la natura è il riflesso dell'uomo e in essa possiamo trovare altre forme per raccontare i nostri desideri
metafore per parlare dei nostri sogni e di ciò che viviamo
c'è uno stato emotivo in ogni cosa
la pioggia rende tristi, il sole rende felici, il vento liberi, il caldo fa esternare mentre il freddo richiama all'ascolto...
è uno spettacolo quello che circonda l'uomo
bisognerebbe guardarlo con gli occhi di creature quali siamo piuttosto che con occhi da saccheggiatori avidi e da sciacalli
solo Dio ne è il padrone generoso e nessuno se ne può appropriare
ma l'infinita bontà di Dio ci permette di disporne in qualsiasi momento e per questo motivo ne siamo tutti responsabili

responsabili del giardino che il Signore ci ha voluto donare con la creazione(Gen. 2, 8-14)

abbiatene cura partendo dalle piccole cose
esaltatene la bellezza per iniziare ad amarlo come dono pari agli altri

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